Il coccodrillo come fa ?
Migliaia e migliaia di anni fa, quando sulla terra ancora non c era l uomo, esistevano già gli animali. C erano giraffe, gatti, puzzole, pettirossi, tacchini, liocorni, e c erano anche i coccodrilli. Il capo di tutti gli animali era il leone.
Un bel giorno il leone decise di organizzare un concorso canoro. Il vincitore, per un anno intero, non avrebbe più dovuto cacciare per trovarsi da mangiare o lavorare per costruirsi una tana, perché tutti gli altri avrebbero lavorato per lui.
Il premio era molto goloso e in breve ciascuno cominció a pensare a quale musica creare, quali strumenti comprare, che vestito mettersi,...
Gli uccelli del cielo cominciarono a svegliarsi alle 3 di mattina per esercitare le loro voci: Cicíp Cicíp Cicíp cantavano a squarciagola svegliando tutti gli animali prima del gallo. "Zitti! Silenzio, é notte, lasciateci dormire" gridavano gli altri animali, ma loro continuavano Cicíp Cicíp Cicíp. I rinoceronti allora pensarono: non potremmo mica essere da meno degli uccelli del cielo! Caricarono la sveglia alle 2 del mattino e spostandosi ritmicamente sulle pesanti gambe come fossero percussioni cominciarono Tum Turuntum Tam, Tum Turuntum Tam. Gli altri animali si arrabbiarono moltissimo perché furono svegliati in piena notte. Inoltre la musica danzante dei rinoceronti, come quella cristallina degli uccelli del cielo era molto bella. "Potrebbero vincere i rinoceronti pensarono, ma anche gli uccelli del cielo sono forti". Il giorno dopo i pinguini dissero: "mettiamo la sveglia all'1 e cominciamo con il nostro swing: Wss Wss Wss. Scivolando con le loro pance grasse sul ghiaccio inventarono una musica straordinaria.
Insomma bambini, di giorno e di notte gli animali erano sempre a fare le prove, a cantare, a suonare, a ballare. Nessuno dormiva più, né mangiava più e non c erano più orari. Ognuno spiava quegli altri per vedere cosa facevano, per rubare qualche idea. Solo i coccodrilli erano nascosti chissà dove e nessuno sapeva che musica stessero preparando.
Finalmente venne il giorno tanto atteso del concerto canoro. Per sorte toccó di cominciare alle giraffe, poi ai cerbiatti, ai rinoceronti, agli asinelli, agli uccelli del cielo, ai canguri, ai pinguini e a tutti gli animali. Per ultimi si esibirono i coccodrilli. La curiosità del leone e di tutti gli animali era alle stelle: nessuno aveva mai visto e sentito i coccodrilli cantare e nessuno era mai riuscito ad assistere alle loro prove. Un silenzio enorme caló. I coccodrilli salirono sul palco. Sistemarono il microfono e poi iniziò la melodia più dolce e potente che mai si sia sentita sulla terra. Con voci più soavi degli angeli i coccodrilli intonarono una meravigliosa canzone. Al termine dell'esibizione scrosció un applauso che fu sentito dal polo nord al polo sud e i coccodrilli furono acclamati vincitori. Il leone raggiante si avvicinò ai coccodrilli, li abbraccio e chiese: "Coccodrilli ma perché non avete mai cantato fino a ora? Nessuno degli animali e neppure io che sono il re conoscevamo la vostra voce. Non sapevamo neanche che sapeste parlare!". Allora il coccodrillo capo, tutto rosso in faccia, disse: "no-no-noi no-non ca-ca-cantiamo m-mai, mio signore, e ne-ne-neppure p-p-parliamo, pe-pe-perché ba-ba-balbettiamo. M-m-ma quando ca-ca-cantiamo n-n-non ba-ba-balbettiamo p-p-più e po-po-possiamo esprimerci li-libera-amente. Tutti gli animali si commossero al sentire queste parole e il re, prendendo la parola disse: "Cari amici coccodrilli, mai avremmo potuto pensare che il motivo fosse questo. Adesso apprezziamo ancora di più la vostra esibizione, così meravigliosa dal punto di vista musicale, ma anche così coraggiosa data la vostra balbuzie. E adesso, diamo inizio alle danze per festeggiare i nostri vincitori!".