NON è MAI TROPPO PRESTO PER REGALARE UN LIBRO A UN BAMBINO
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Non è mai troppo presto per regalare un libro ad un bambino.
In questi giorni ormai le letterine a Babbo Natale sono tutte in viaggio!
Personalmente quest’anno tra i regali che i miei figli hanno chiesto a Babbo Natale ho selezionato quelli che ritenevo più “interessanti”, ho affidato l’incombenza ai vari parenti e mi sono presa la libertà di andare in libreria per scegliere alcuni libri di lettura da regalare loro, anche se naturalmente nessuno li aveva chiesti!
Perché ho deciso di regalare un libro?
Viviamo in una società che iperstimola i nostri bambini sul molti fronti: la scuola ha il compito di occuparsi della loro conoscenza e di stimolarli sul piano cognitivo, lo sport aiuta il bambino ad entrare in contatto e padroneggiare il proprio corpo, parco giochi e ludoteche favoriscono la socializzazione. Questi ambienti permettono al bambino di confrontarsi con il complesso mondo delle relazioni sociali.
Il tempo che rimane è spesso occupato da “babysitter virtuali”, tv e videogiochi che offrono ai bambini contenuti molto strutturati sui quali spesso non è possibile di esercitare nessun controllo.
In questo contesto dove sono le emozioni? Dove e quando i bambini hanno tempo e modo di toccare, parlare e condividere le proprie emozioni? Come possono essere aiutati a farlo?
Il bambino, soprattutto in età prescolare, non possiede ancora la capacità di strutturare i suoi pensieri all’interno di una storia da raccontare agli adulti. Spesso prova emozioni, dubbi e pensieri che il suo linguaggio immaturo non consente di rappresentare. Ad esempio i bambini possono sentirsi arrabbiati, emozionati, sorpresi o impazienti e non trovare le parole per dirlo.
E questo vale non solo per il bambino piccolo ma anche per i più grandi.
Attraverso la lettura è possibile entrare nei panni di un altro, immedesimarsi e confrontarsi con le emozioni che la storia raccontata suscita in noi. La lettura è come una palestra dove esercitare le nostre emozioni e il nostro senso critico.
Ma attenzione, talvolta può verificarsi anche la situazione inversa, quella cioè in cui noi adulti avremmo voglia di parlare ai nostri bambini di qualcosa che ci sta a cuore, ma non riusciamo a trovare le parole giuste per farlo. In queste occasioni i libri possono essere molto utili, perché assumono la funzione di strumento di mediazione linguistica tra adulti e bambini.
I libri parlano con un linguaggio accessibile ad entrambi, essi consentono di toccare argomenti molto comuni come il cibo, la nanna, il ciuccio, il vasino, l’inserimento a scuola ma anche i rapporti con i compagni, l’amicizia, i primi amori, oppure argomenti più delicati come la rabbia, la fantasia, la felicità, l’accettazione di se, l’autostima, la paura, il lutto e la separazione.
Non è mai troppo presto per regalare un libro ad un bambino. Ci sono libri per tutte le età che mamma e papà possono leggere insieme al proprio bambino.
Come spiega Pia Massaglia, Professore Associato di Neuropsichiatria Infantile all’Università di Torino: “L’esperienza della lettura è molto importante per creare un rapporto forte con i propri familiari. È una proposta intensa che offre al bambino una ricchezza di linguaggio con un grande valore simbolico. Il beneficio sul piano affettivo, quando la storia ripropone al bambino degli elementi che fanno parte della sua esperienza, è quello di sentire di appartenere in qualche modo all’umanità. A volte i più piccoli possono pensare di essere gli unici al mondo a provare alcune emozioni, con il rischio di sentirsi isolati. Attraverso la lettura capiamo che non è così. Questo sul piano dell’esperienza emotiva è un passaggio straordinario”.
Le storie hanno alcune caratteristiche principali:
- vi sono sia elementi di fantasia che di realtà
-il tempo e i luoghi sono spesso vaghi e indefiniti
-i personaggi reali o fantastici facilitano l’identificazione
-la strutture è quasi sempre la stessa: vi è una situazione problematica e il personaggio si impegna per trovare una soluzione.
Tutti questi elementi consentono al lettore di muoversi sia in una dimensione di realtà, in cui ci si può identificare, sia in una dimensione di fantasia in cui proiettare tutta la propria creatività ed immaginazione… insomma il bambino può vivere emozioni e situazioni in un luogo protetto, senza esserne il protagonista diretto e godendo della vicinanza dei genitori ed educatori.
Alcuni suggerimenti per scegliere un libro:
Per i piccolissimi esistono i libri-gioco, librini morbidi che possono essere manipolati ciucciati e mangiati oltre che letti!!!
Per i bambini che non sanno ancora leggere si possono scegliere i libri cartonati facili da maneggiare e da guardare anche da soli e gli albi illustrati dove l’alternanza di immagini con un alto valore simbolico ed un testo breve ma estremamente chiaro, consentono al bambino sia di collegare la parola al simbolo, sia di essere più attivo nella fruizione della storia.
Per i bambini che cominciano a leggere autonomamente è bene fare attenzione al carattere di stampa del libro, preferite lo stampato maiuscolo e scegliete storie brevi.
Senz’altro è utile partire dagli interessi personali dei bambini.
Affidatevi a librerie specializzate!
(Ringrazio la dott.sa Luciana Iuliucci, psicologa e psicoterapeuta, appassionata conoscitrice di letteratura per l’infanzia, per i suoi preziosi consigli)