I BAMBINI (I GENITORI) E LE NUOVE TECNOLOGIE
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I BAMBINI (I GENITORI) E GLI SMARTPHONE
Alzi la mano chi tra noi genitori non ha mai dato il cellulare al proprio bambino, per scattare una foto, per fare un giochino o mandare un messaggino, magari pieno di faccine e facciotte al papà oppure più sinteticamente “per farlo stare buono”.
Basta guardarsi attorno per rendersi conto di come lo smartphone non è più semplicemente un telefono cellulare più evoluto, ma è diventato un elemento protesico per la maggioranza di noi adulti. Telefonate, mail, social e perché no, anche giochi e applicazioni varie occupano una larga fetta del nostro tempo.
Prima di analizzare il rapporto tra bambini e cellulare sarebbe più interessante chiedersi come noi genitori usiamo lo smartphone, che rapporto abbiamo noi con queste nuove tecnologie. Riusciamo a farne a meno?
Solo partendo da qui, forse, potremmo educare i nostri figli ad un uso corretto e consapevole della tecnologia.
L’uso della tecnologia è parte della nostra vita, è una delle tante attività che noi adulti e anche i nostri figli, possiamo decidere di fare durante il giorno. Quando proponiamo ai nostri figli delle attività, ad esempio uno sport abbiamo in mente un idea, un progetto educativo in merito a quella attività.
Ma abbiamo pensato ad un progetto educativo che accompagni la scelta di mettere a disposizione di un bambino uno strumento così impegnativo come un Tablet o uno smartphone? E quando dico impegnativo, non mi riferisco solo all’aspetto economico (ho visto bimbi di 4 anni maneggiare smartphone da 900€)
Mi spiego meglio: quale genitore farebbe usare il forno al figlio di 4 anni? chi darebbe le chiavi della macchina ad un ragazzino di 11? Ogni cosa a suo tempo, dicevano i nonni…
Eppure permettiamo ai nostri bambini, anche piccolissimi, di giocare con lo smartphone.
Noi genitori rispondiamo, ma che vuoi che sia, mica ti puoi far male con uno smartphone! Non è pericoloso!!! E poi sono loro, i bambini che ce lo chiedono, e che pretendono di usarlo!!!!
Certo… mi sono chiesta cosa penseranno i nostri piccoli a vederci tutto il giorno presi dal nostro smartphone… tutti in famiglia ne hanno deve essere bellissimo averlo, si illumina è tutto colorato e produce suoni divertenti! allora… lo voglio anch’io!!! È l’oggetto del desiderio perfetto.
Ma siamo così sicuri che non ci siano rischi connessi all’uso dello smartphone?
L’American Academy of Pediatrics e la Canadian Society of Pediatrics raccomandano di non esporre MAI i bambini al di sotto di due anni alla tecnologia (intesa come videoschermi e quindi Tablet Smartphone ma anche TV). Dai 3 ai 5 anni non più di un ora al giorno, dai 6 ai 18 non più di due ore (personalmente questa fascia di età mi sembra troppo estesa e differenzierei di più…).
Un team di esperti nominato dalle due società pediatriche nordamericane ha formulato delle linee guida per l’uso della tecnologia da parte di bambini e ragazzi, evidenziando motivi per limitare l’uso dei dispositivi elettronici (Cris Rowan “Virtual child:the terrifying truth about what technology is doing to children). Queste le loro indicazioni:
1. Sviluppo cerebrale
La stimolazione generata dalla sovraesposizione alla tecnologia influenza negativamente lo sviluppo del cervello del bambino. Tra 0 e 2 anni il cervello triplica le sue dimensioni per poi continuare a svilupparsi fino a 21 anni, ma per fare questo ha bisogno di stimoli adeguati. L’apprendimento dei bambini in età prescolare ha bisogno della realtà concreta non di quella virtuale. Già J. Piaget parlava di intelligenza sensomotoria: lo sviluppo della mente si basa sull’integrazione dei dati acquisiti nel fare esperienza del mondo reale, attraverso l’esplorazione concreta, basata sul gioco, sul movimento e sul corpo.
Tutti i 5 sensi sono importanti, non solo la vista e l’udito.
La sovraesposizione alla tecnologia, può essere associata a deficit delle funzioni esecutive e dell'attenzione, a ritardi cognitivi, apprendimento compromesso, aumento dell'impulsività e diminuzione della capacità di autoregolarsi, che può tradursi in scatti d’ira.
2. Ritardi nello sviluppo.
L'uso della tecnologia limita il movimento, e questo può causare ritardi nello sviluppo. Attualmente, un bambino su tre inizia la scuola con ritardi relativi allo sviluppo che influenzano negativamente l'alfabetizzazione e i risultati scolastici. Il movimento migliora l'attenzione e la capacità di apprendimento.
3. Obesità
L'esposizione alla TV e ai videogiochi è associata all'aumento dell'obesità.
4. Privazione di sonno.
6. Aggressività.
I contenuti violenti dei media possono generare aggressività nel bambino.
9. Emissione di radiazioni.
A maggio 2011, l'Organizzazione Mondiale per la Sanità ha classificato i cellulari ( e altri dispositivi wireless) come un rischio di categoria 2B (potenzialmente cancerogeno) a causa dell'emissione di radiazioni (WHO 2011).
Queste problematiche non riguardano soltanto i bambini nordamericani…. Recentemente sono stati pubblicati i dati della prima indagine condotta nel nostro paese a cura del Centro per la Salute del Bambino onlus di Trieste in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri (V. Balbinot, G. Toffol, G. Tamburlini. Tecnologie digitali e bambini: un’indagine sul loro utilizzo nei primi anni di vita. Medico e Bambino 2016; 35: 631-636)
Un bambino su cinque in Italia entra in contatto con un dispositivo digitale (tablet e smartphone) nei primo anno di vita. Tra i 3 e i 5 anni, l’80% dei bambini sa usare il cellulare della mamma e del papà.
I pediatri richiamano la nostra attenzione sugli effetti dannosi per la salute: mancanza di concentrazione, difficoltà di apprendimento e aggressività.
Allora sarebbe importante non far utilizzare ai bambini tra zero e tre anni smartphone e quant’altro, ricordandosi sempre che le esperienze di cui il bambino ha bisogno sono esperienze reali non virtuali, esperienze sensoriali che utilizzino tutti e cinque i sensi, esperienze reali e condivisibili con l’adulto o con altri bambini
Per i più grandicelli, da 3 a 6 anni, mezz’ora al giorno di esposizione a schermi video è più che sufficiente. È questa l’età in cui i bambini sviluppano capacità collegate alla motricità fine, all’immaginazione e alle competenze relazionali e sociali. Appiattendosi davanti ad uno schermo nulla di questo può verificarsi. I bambini hanno bisogno di giocare all’aria aperta anche quando fa freddo, sviluppare la creatività e imparare a stare insieme.
Sempre l’American Academy of Pediatrics suggerisce: si alle nuove tecnologie se permettono di guardare filmati di natura, usare Skype per mantenersi in contatto con i nonni lontani, ascoltare musica (non guardare video musicali) e cercare ricette di cucina per prepararle insieme all’adulto, tutte situazioni nelle quali il genitore sta con il bambino e può condividere con lui la sua esperienza.
Nella foto potete leggere le indicazioni per l’uso appropriato nelle tecnologie digitali nei primi anni di vita elaborate dal CSB onlus e pubblicate sulla rivista MEDICO E BAMBINO