Un Cappello Supercontento - l'angolo della lettura - Aspettando la volpa

un-cappello-supercontento-guida-lettura-favole-bambini

Questa rubrica nasce con l' intento di appassionare bambini ed adulti alla lettura. Perché la scelta di questo titolo? Perché “ addomesticarsi” al rito del leggere  è creare un legame con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda. È il lasciarsi stupire da tutto ciò che va oltre le apparenze, è apprezzare il mondo senza schemi e pregiudizi.

Ogni giorno della settimana avrà un tema fisso: Venerdì con la storia si maria vago UN CAPPELLO SUPERCONTENTO il tema è la rabbia

Giacomo è un bambino di 6 anni e possiede sette cappelli. Cambia cappello ogni volta che il suo umore si trasforma: ha il cappello del buonumore, di colore verde, con la visiera e la faccia sorridente di un orso, quello lilla pieno di punte per quando ha bisogno di stare in silenzio, il cappello Uffi per quando si annoia e persino quello della rabbia. Si salvi chi può!!!! Non è proprio cosa aver a che fare con Giacomo quando indossa il suo colbacco.

E cosa succede se un giorno il vento dispettoso si porta via il cappello del buonumore??? Giacomo si sente incompreso, nessuno riesce a capire la sua frustrazione..ed è cosi che per molti giorni indossa il suo colbacco….come potrà esser di nuovo contento se ha perduto il cappello del buonumore.

 Ma ecco che a risolvere la situazione arriva il suo amico Luca che ha ritrovato il suo cappello. Giacomo alla fine capirà che si può cambiare umore e che gli oggetti non vogliono sempre  rappresentare momenti brutti e sentimenti negativi. Giacomo, così, regala il colbacco a Luca e tutti sono contenti per primo il colbacco che si era stancato di essere il cappello della rabbia e non vedeva l’ ora di diventare anche lui un cappello dei momenti belli.

La rabbia dei bambini allarma e sorprende e spesso gli adulti si trovano a dover gestire non solo le reazioni infantili, ma anche le proprie: ovvero la rabbia in risposta ad un senso di smarrimento. Per i piccoli questa emozione è uno strumento di difesa, spesso associata ad un oggetto (il colbacco) serve per controllare la frustrazione e a sdrammatizzare una situazione di disagio.

Per Giacomo essere riuscito a distaccarsi dal suo cappello compagno della sua rabbia, è segno di crescita, è la consapevolezza di poter esprimere i propri sentimenti in modo costruttivo piuttosto che impulsivo.I bambini devono poter esprimere le proprie emozioni ma non devono venirne sopraffatti, possono cercare soluzioni alternative comprendendo che i sentimenti negativi non durano per sempre

È pertanto fondamentale insegnare ai ragazzi ad ascoltarsi, a vincere le proprie emozioni e a riconoscerle negli altri, a raggiungere la capacità di mettere in atto dei piccoli cambiamenti che possano alleggerire il carico psicologico.



Condividi sui tuoi social questo articolo del blog

0
86